Alla scoperta dell’article spinning e di Automated Insight, gli strumenti per potenziare i risultati nelle SERP: quando a scrivere sono i robot
“Una ne penso, cento ne faccio”. Quante volte l’avete detto o l’avete sentito dire? Per descrivere al meglio, invece, l’article spinning e Automated Insight, potremmo dire: uno ne scrivo (di articolo) e cento ne posto, ma in automatico, tutti (un po’) diversi.
L’article spinning, letteralmente “rotazione dell’articolo”, è una strategia seo abbastanza diffusa sul web, che consente di replicare un certo numero di volte e su più siti lo stesso articolo, ma, di volta in volta, con alcuni cambiamenti. Per ottenere maggiore visibilità all’interno delle SERP, infatti, l’articolo sarà postato più volte con un sistema automatico oppure manualmente, cambiando ad esempio alcuni termini ed utilizzando i sinonimi.
Gli esperti della seo sono alla continua ricerca di nuovi strumenti per potenziare i risultati all’interno dei motori di ricerca, ed il blog è senza dubbio uno degli strumenti più utilizzati. Per emergere, però, non è detto che basti pubblicare un semplice articolo, soprattutto se il tempo a disposizione è poco e non si ha il tempo di redigere contenuti a ripetizione, a meno che non si disponga di un nutrito staff dedicato a questo e quindi di una vera e propria redazione web costituita da blogger con spiccati skills nella Search engine optimization, il compito può risultare piuttosto difficile per un profano o per chi non dispone di tali strumenti.
L’article spinning, quindi, per funzionare distilla dalle regole imposte dai più recenti algoritmi Google (vedi Hummingbird, ad esempio) alcuni elementi come l’uso massiccio di sinonimi che, normalmente, in base ad un criterio intelligente e semantico è premiato all’interno di un testo per il web. In questo caso, l‘uso è strumentale alla quantità di post pubblicati provenienti dalla stessa matrice, producendo ad ogni nuovo inserimento un numero diverso di sinonimi per rendere il testo diverso dal precedente.
Ecco un esempio di come un testo originale può cambiare dopo solo 3 inserimenti mediante article spinning:
Testo originale:
“Un SEO copywriter che si rispetti, non è un semplice web writer orientato alla Seo, intento a inserire una certa di quantità di keyword in un testo in base ad una specifica densità indicata nelle guide seo o negli stessi tool seo che Google mette a disposizione.
Quello che conta è, oltre all’architettura del testo e alla sua struttura portante, la qualità di quanto è scritto. I contenuti di un sito web o blog aziendale, devono essere ben scritti e diffondere informazioni utili e soprattutto, non dovrebbero essere ”thin”, ovvero presentare contenuti troppo sintetici e privi di “sostanza”. Una sintesi può andar bene se l’argomento è affrontato in maniera esaustiva, se il testo è utile, chiaro e ben scritto e rimanda a contenuti supplementari o link di approfondimento che contribuiscono ad attirare ulteriormente gli utenti sul sito, evitando, ad esempio, una certa frequenza di rimbalzo. “
Testo ottenuto con l’article spinning (spin text):
“Un SEO marketing specialist che si rispetti, non è un semplice web author orientato alla Seo, intento ad inserire una certa di quantità di watchword in un testo in base notice una specifica densità indicata nelle guide seo o negli stessi instrument seo che Google mette a disposizione.
Quello che conta è, oltre all’architettura del testo e alla sua struttura portante, la qualità di quanto è scritto. I contenuti di un sito web o blog aziendale, devono essere ben scritti e diffondere informazioni utili e soprattutto, non dovrebbero essere “flimsy”, ovvero presentare contenuti troppo sintetici e privi di “sostanza”. Una sintesi può andar bene se l’argomento è affrontato in maniera esaustiva, se il testo è utile, chiaro e ben scritto e rimanda a contenuti supplementari o join di approfondimento che contribuiscono promotion attirare ulteriormente gli utenti sul sito, evitando, notice esempio, una certa frequenza di rimbalzo. “
Altro testo ottenuto da un nuovo output di spin text:
“Un SEO showcasing master che si rispetti, non è un semplice web creator orientato alla Seo, intento promotion inserire una certa di quantità di watchword in un testo in base notification una specifica densità indicata nelle guide seo o negli stessi instrument seo che Google mette a disposizione.
Quello che conta è, oltre all’architettura del testo e alla sua struttura portante, la qualità di quanto è scritto. I contenuti di un sito web o blog aziendale, devono essere ben scritti e diffondere informazioni utili e soprattutto, non dovrebbero essere “shaky”, ovvero presentare contenuti troppo sintetici e privi di “sostanza”. Una sintesi può andar bene se l’argomento è affrontato in maniera esaustiva, se il testo è utile, chiaro e ben scritto e rimanda a contenuti supplementari o join di approfondimento che contribuiscono advancement attirare ulteriormente gli utenti sul sito, evitando, notice esempio, una certa frequenza di rimbalzo.”
Come si può ben vedere, bisogna prestare una certa attenzione alla qualità dei sinonimi, soprattutto se nel testo utilizziamo termini in inglese. Con questo sistema, è possibile ottenere un numero imprecisato di repliche automaticamente riviste dal robot alla base dell’article spinning.
Questa tattica ha due grandi svantaggi:
1. Non è in linea con le regole di Google, che penalizzano i contenuti non originali
2. Dopo un certo numero di inserimenti, i sinonimi utilizzati all’intermo dei post possono impoverire il testo privandolo del suo significato originario
3. È sempre fondamentale controllare che i sinonimi non cambino o alterino in qualche modo il senso dell’articolo postato sulle diverse piattaforme
Nonostante l’article spinning sia considerato attualmente un valido strumento per migliorare la visibilità nei motori di ricerca, il discorso è sempre lo stesso: vogliamo posizionare il nostro sito web attraverso contenuti originali e seguire le regole di Google oppure, per mancanza di tempo, siamo disposti a rischiare?
In questa sede non si può certo escludere che l’article spinnig non abbia prodotto e non produca ancora oggi dei risultati soddisfacenti per chi lo usa, dato che la piattaforma più utilizzata a questo scopo, spinnerchief, vanta sulla sua home page centomila utilizzatori!
Ecco i link con cui potete sbizzarrirvi e “giocare” un pò:
http://free-article-spinner.com/
Una curiosità, riguarda l’uso che ne è stato fatto, da un personaggio pubblico come l’ex ministro per la semplificazione Calderoli, che ha giocato con il programma sfruttandolo per generare in automatico gli emendamenti che hanno di fatto ingolfato l’iter delle leggi su cui infierisce (ne ha in preparazione addirittura 6 milioni oltre il mezzo milione già presentato).
Con poco più di un click, ecco cosa ha diffuso:
«Scrivere un testo ricco con il programma principale» che può diventare «digitare un contenuto corposo con il principale programma». Oppure, per usare il linguaggio che mastica Calderoli: «Nessuna regione può avere un numero di senatori inferiore a tre» che diventa «Alcuna regione può possedere quote minori di tre senatori».
Dal Corriere.it
A questo link si può leggere l’articolo completo.
Automated Insights, lo strumento che sta rivoluzionando la maniera di produrre contenuti professionali per il web
“Automated Insights is revolutionizing the way professionals create content.”
Anche questo sistema è stato ideato per incrementare pubblicità e vendite diffondendo una moltitudine di contenuti senza troppi sforzi e creando il più possible engagement.
Niente più “giochini” quando parliamo, infatti, di Automated Insights, che elabora testi scritti dai robot partendo da una serie di dati reali. Definito dagli addetti ai lavori “Natural Language Generation Industry”, il sistema è stato subito utilizzato dall’Associated Press che in un solo anno ha registrato un aumento di ben 14 volte della produzione dei suoi report senza filtri e revisioni umane di sorta ed è attualmente in uso da colossi come Yahoo! e tantissime altre aziende che hanno bisogno di produrre contenuti in maniera massiccia, dotati se non altro di un robusto appeal informativo.
“Automated Insights named by Gartner as a “Cool Vendor” in Content and Social Analytics, 2015”
Philana Patterson dell’Associated Press ha infatti affermato che grazie ad Automated Insights i membri e i lettori hanno fatto ottimi affari, avendo una reazione incredibilmente positiva e producendo molte più storie funzionali al mercato di riferimento rispetto al passato:
“There has been a great deal of interest about how automation works from both members and readers, and overall the reaction has been incredibly positive. AP members are getting more stories about companies in their markets than ever before.”
Nei sistemi di produzione automatica di contenuti come nel caso dell’article spinning e di Automated Insights, il fattore umano sembrerebbe sempre più accantonato per dare luogo a fenomeni di produzione massificata di testi basati soprattutto sull’elemento informativo piuttosto che su un lavoro di sintassi adattata allo strumento, umanizzata. Da un lato, abbiamo una macchina che diffonde informazioni consentendo agli umani (giornalisti, redattori, blogger, ecc.) di occuparsi di altre faccende altrettanto importanti, e quindi di guadagnare tempo; dall’altro abbiamo a che fare con un sistema freddo, in cui l’elemento emozionale non è (almeno per ora) più contemplato. Eppure, come insegnano la pubblicità tradizionale, lo storytelling e tutti i fenomeni largamente diffusi e di successo di viral advertising che giocano molto su questo elemento, l’engagement è figlio di paradigmi comunicativi e pubblicitari alla cui base restano le idee umane e l’inventiva, che emozionano, che insegnano, meravigliano, che magari commuovono e al contempo divertono. Quali saranno i content tools di successo dei prossimi mesi, quindi? Lo scopriremo solo “scrivendo”.
Fonti: automatedinsights.com, Corriere.it, spinnerchief.com
Tags: article spinning, Automated Insight, content tools, esperti seo, giornalismo robotizzato, google+, motori di ricerca, serp, strategie seo, Yahoo!