I 5 errori più comuni nel posizionamento sui motori di ricerca

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Quali sono gli errori più comuni nel posizionamento sui motori di ricerca? Quando si parla di SEO, ovvero l’ottimizzazione di un sito web per i motori di ricerca si indicano una serie di azioni che servono a rendere visibile nelle SERP siti web, blog, siti E-commerce, orientate soprattutto a fare incontrare il più possibile domanda ed offerta sul web, in relazione a prodotti o servizi di vario tipo.

 

Il web è una specie di trasposizione aumentata della realtà oggettiva e fisicamente “conosciuta”. Sul web si attivano strategie pubblicitarie mirate ormai inserite in tutte le piattaforme più note: da Facebook a Google, i colossi del web si contendono le varie fette di utenza targhetizzate in base ai gusti, preferenze, età, orientamento politico e culturale, e così via. Il fine ultimo è quello di vendere, per chi commercializza un prodotto o un servizio, oppure di ottenere consensi se si tratta di movimenti politici e fenomeni socio culturali di un certo tipo.

I 5 errori più comuni nel posizionamento sui motori di ricerca

Proprio perché il web, come trasposizione della realtà è visitato ogni giorno da milioni di persone, essere visibili sui principali motori di ricerca diventa un’esigenza fondamentale per chi vuole lanciare un business o consolidarlo. Il posizionamento su Google e sugli altri motori di ricerca o SEO diventa così essenziale per ottenere risultati tangibili e per farsi trovare con facilità dai potenziali clienti. Oggi sono molti i programmatori e non che si improvvisano esperti seo, spesso danneggiando le aziende. Ecco quindi,  tutti gli errori che si compiono nel posizionamento sui motori di ricerca che abbiamo raggruppato in 5 tipologie:

1. Errori dovuti alla scarsa conoscenza del SEO. Affidarsi a non esperti che si muovono a tentoni e non sanno cosa fare. Il SEO richiede una certa quantità di competenze tecniche ed esperienza e non si può pensare di affidare il proprio business online a chi non possiede determinati requisiti. Qui incappiamo nei peggiori errori, come ad esempio mettere mano a contenuti duplicati o magari siti totalmente privi di contenuti attendibili d interessanti per l’utente, parole chiave inserite in blocco nei metatag e nel codice.

 2. Errori dovuti a conoscenze sbagliate di SEO. Ci sono ad esempio programmatori che pensano di ottimizzare un sito web senza conoscere a fondo l’importanza rivestita da contenuti ed immagini, mettendo mano esclusivamente al codice per richiamare l’attenzione dei motori di ricerca. Ottica fallimentare, dal momento che anche se un utente può essere in qualche modo traghettato al sito, nel momento in cui verifica la totale assenza di contenuti pertinenti e di suo interesse abbandona immediatamente le pagine per non tornarci mai più.

 3. Errori dovuti ad esperti seo che in maniera consapevole violano le regole riportate negli strumenti per webmaster di Google.

 4. Errori dovuti da non esperti che leggono con attenzione gli strumenti  per webmaster di Google cercando di applicarne le regole senza però conoscere ed utilizzare in maniera appropriata i CMS orientati al SEO (WordPress SEO, Drupal SEO, Joomla SEO, Magento SEO, ATG SEO ), e tantomeno la scrittura per il web. In questa “categoria” possono rientrare anche quei web editors che implementano contenuti in base ad articoli divulgativi o rumors, senza basarsi su strumenti più scientifici ed attendibili.

5. Errori fatti da chi esagera con il pensiero orientato al SEO: questo significa implementare ogni cosa per il seo perdendo di vista l’essenza e la qualità dei contenuti del sito, la reason why, ciò per cui quel dato sito web, blog o piattaforma e-commerce è concepito, insomma la sua naturale vocazione ed evoluzione. In un caso del genere si penserà a come modificare ogni pagina per il Seo, a come aumentare il traffico da Google esagerando con azioni concentrate in questo senso. Come accade per qualsiasi cosa nella vita, quando si esagera, il rendimento si abbassa.

Ci sono le imprese che, ignorando del tutto il posizionamento sui motori di ricerca, non riescono a fare decollare la loro attività sul web.

 

 Ci sono siti web che, pur non avendo fatto nulla dal punto di vista del SEO, ottengono comunque una grande fetta di traffico dal Web. Analizzando questi siti si può comprendere il perché. I siti istituzionali, ad esempio il sito della Apple o della Microsoft, ma anche siti di colossi come la Coca Cola e di altre multinazionali, ma anche brand famosi hanno una visibilità notevole sui motori di ricerca. In molti casi, se molti di questi siti predisponessero una campagna seo mirata potrebbero catturare anche il doppio se non il triplo dell’utenza che già hanno da Google e dagli altri motori di ricerca.

Ci sono le imprese che, invece, ignorando del tutto il posizionamento sui motori di ricerca, non riescono a fare decollare la loro attività sul web.

Quando ci si affida ad una campagna Seo e si vuole dare visibilità ad un sito web, bisogna diffidare delle chimere e di miti: posizionare in prima pagina su Google e ai primi posti un sito con parole chiave che hanno da 1 a più milioni di competitors in poco tempo, è senza dubbio un’impresa  dir poco difficile se non impossibile.

 Ma cosa bisogna fare, quindi, affinché il posizionamento sui motori di ricerca produca risultati?

Il posizionamento sui motori di ricerca, può produrre risultati a lungo termine in base a questi parametri:

 1.Basarsi sul principio che bisogna concentrarsi su quello che gli utenti vogliono e cercano veramente sul web.

2.Fornire ai nostri utenti la migliore esperienza possibile

3.Concentrarsi sull’utente finale come strategia principale nella nostra campagna SEO

Questi sono i  tre aspetti più importanti nel SEO  sviluppati con un esperto o un’agenzia  qualificata, certificata ed attendibile, che sappia valutare con attenzione tutti gli aspetti tecnici e qualitativi relativi a nostro sito.

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