Marketing Digitale: come impostare una campagna social network di successo

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Nel marketing digitale prima di approntare una strategia di promozione sui social network è bene partire da una considerazione importante: quello che conta non è tanto la quantità di fan o fallowers che si riescono ad avere ma la qualità degli stessi.

Le aziende più importanti che hanno investito in campagne pubblicitarie sui Social network come Facebook, dopo anni spesi in strategie Social che puntavano ad accumulare un numero sempre crescente di fan e seguaci, hanno capito l’importanza di analizzare le conversazioni degli utenti per orientarsi in merito alla strategia commerciale da intraprendere.

Il caso del Titz-Carlon, di cui ha parlato in un recente articolo Milano Finanza, mette in evidenza come l’attenzione si sia rivolta non solo a coloro che seguono il brand ma anche agli utenti che non avevano mai soggiornato in una delle sue strutture alberghiere: questi ultimi, in particolare, manifestavano preoccupazioni relative al costo del soggiorno.

Si tratta di un marketing di tipo diverso, improntato su campagne social network che osservano i commenti degli utenti per cercare di capire come migliorare il proprio servizio senza affidarsi soltanto ai numeri, al di là delle centinaia di migliaia di  mi piace che un brand può raccogliere o meno.

Marketing Digitale, impostare una campagna social network di successo: quello che conta non è tanto la quantità di fan o fallowers che si riescono ad avere ma la qualità degli stessi.

Guardare solo i numeri, quindi, non è la strategia giusta e si basa su dati non sempre attendibili,  dal momento, che molti fan e fallower sono falsi e automatizzati, creati per gonfiare i numeri.

Quello che conta, in sostanza, è capire ciò che i social network possono fare per i propri obiettivi aziendali. In prima linea, quindi, non solo visibilità e possibilità di conversioni, ma anche la volontà di migliorare il servizio offerto per venire incontro ai bisogni dei clienti. Un marketing digitale che non si basa solo sui numeri ma valuta il comportamento degli utenti per offrire un servizio di qualità con un investimento nel medio e lungo periodo.

Le pagine Facebook aperte da diversi brand ed aziende alla fine del 2000 avrebbero dovuto essere, nelle intenzioni, una sorta di estensione del proprio sito web: un luogo dove fornire informazioni e link, contatti e una specie di osservatorio sulle lamentele dei propri clienti. Se da un lato, i social network con Facebook in prima linea sono stati utilizzati come solido canale di marketing, dall’altro le statistiche USA sulle conversioni hanno stabilito che si sono rivelati uno strumento molto meno potente ed efficace di quanto si pensasse. Secondo un’indagine di Nielsen Holdings NV, i consumatori globali avevano più fiducia negli annunci pubblicitari televisivi, quelli sulla carta stampata, radiofonici, insomma gli annunci tradizionali compresi cartellonistica e trailer di film rispetto agli annunci pubblicati sui Social.

Alla base un fraintendimento da parte delle aziende, ovvero quello di ritenere che i consumatori avrebbero apprezzato ed accolto gli annunci pubblicitari sui social, che, invece, hanno spesso causato l’effetto contrario su molti utenti. I nuovi aggiornamenti Facebook basati sul news feed, che riporta nelle bacheche degli utenti solo i contenuti più interessanti, hanno impedito la capacità dei brand di arrivare al loro target di utenza ed ai fan. In linea di massima il ritorno economico rispetto all’investimento è stato deludente. Da quanto dichiarato da un portavoce di Facebook : «I brand devono cambiare le loro mentalità» e «i fan devono essere un mezzo per ottenere risultati di business positivi – e non la fine del processo».

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