Marketing virale? Ecco come fare per scatenare una campagna di successo sui social network: l’esempio della Fonderia
Il marketing virale, come suggerisce il titolo stesso, è un modo per spingere all’acquisto sul web attraverso un’azione che si diffonde a macchia d’olio come un virus, una sorta di “epidemia sociale” da cui il termine “virale”. Basta un’idea, un’intuizione, che riesca ad indovinare il contesto e a corteggiarlo, cogliendone desideri, bisogni( non per forza reali bisogni, ma, come sappiamo, la pubblicità non ci spinge ad acquistare ciò di cui realmente necessitiamo).
La Treccani, definisce il marketing virale “Quel virus in rete che ti farà comprare”
ovvero “Marketing virale”, con quel “virale” che ci rimanda al virus, rapido nell’espandersi per contagio, informatico o biologico che sia (per influsso semantico dell’inglese “viral” abbiamo già in italiano “video virali”, “sistemi virali” di promozione, ecc.), è certamente locuzione suggestiva e, rispetto al possibile, ma non attestato, “passaparola virtuale”, contiene un elemento aggiuntivo di significato, vale a dire la volontarietà da parte di chi realizza l’operazione di marketing consistente nell’attivare il passaparola che porterà gli utenti in rete destinatari dell’operazione a farsi essi stessi veicoli del messaggio promozionale, ricoprendo oltre al ruolo passivo di cliente potenziale quello di attivo tramite pubblicitario. Naturalmente, lo scopo finale è di vendere un prodotto”.
Se lo scopo è quello di vendere un prodotto e di diffonderlo il più possibile, l’interesse è anche quello che il prodotto sia veicolato in una community sempre più ampia. Oggi il marketing virale può essere ed è un modo concreto di dare il via ad un’attività, sempre che si indovini il contesto, l’idea, e, attraverso un’intuizione, non solo basata sulle ricerche di mercato( perché a volte il viral marketing ha aiutato a vendere prodotti in disuso veramente inutili, vedi le Hush Puppies nel 1994). Un caso molto interessante, tutto italiano, è quello della Fonderia Dolci & Design, una pasticceria artigianale che, per citare i loro claim: “crea dolci basandosi sui criteri del design oppure ‐a seconda del punto di vista‐ è la prima agenzia di design che veicola le propria creatività attraverso i dolci.”
Abbiamo chiesto a Marco e Camilla, gli artefici di questo progetto di successo, cominciato proprio con un’azione di marketing virale, qual è stata la loro idea, l’intuizione che ha messo in moto e dato vita ad un progetto imprenditoriale del genere.
“L’approccio iniziale coi social è stato casuale, quasi più un gioco che altro. Molto prima che il progetto si concretizzasse, avevamo quest’idea folle di fare dolci creativi, che comunicassero idee. Così abbiamo pensato ad alcuni “concept” che abbiamo deciso di mettere in rete per capire come poteva reagire la gente…i biscotti “dietetici” sono stati l’oggetto del nostro primo post e ha avuto più di duemila condivisioni su tumblr…. abbiamo iniziato a prenderci gusto.
Lì abbiamo capito che sui social potevamo lavorare bene, coinvolgendo il pubblico e facendolo partecipare attivamente alla nostra apertura. Il colore delle sedie, gli arredi, il menu…. non c’era giorno in cui non coinvolgessimo i nostri “fan”, che noi trattiamo non da fan (quindi non dall’alto verso il basso) ma come veri e proprio amici.
Abbiamo cercato online il pasticcere, in un modo creativo e allo stesso tempo accessibile a tutti.
Abbiamo cercato di incuriosire i passanti e i fan… qualcuno è venuto dall’altra parte della città per spiare i lavori in corso..
E infine, prima dell’apertura, abbiamo deciso di aprire le porte in anteprima a pochi fortunati, proprio come nel film con Willie Wonka.
È stato proprio il feedback del pubblico e il grande entusiasmo che ci ha fatto capire di essere sulla strada giusta. Quando facciamo una torta cerchiamo di dare il meglio per soddisfare il cliente… ma abbiamo già in mente il momento in cui la metteremo sui social, perché un conto è ricevere un complimento… un conto è riceverne mille! Da bravi ex pubblicitari abbiamo pur sempre un ego da soddisfare. “
Il racconto di Marco e Camilla è esaustivo: le idee per conquistare nuovi business sul web spesso nascono da un’intuizione molto più vicina al gioco che ad una reale analisi di mercato e si basano sulla sperimentazione di più percorsi creativi. Una campagna di marketing virale di successo infatti, è anche legata alla presa sul pubblico, al contesto sociale e ambientale in cui si presenta l’idea, al modo in cui la si “veste” e la si propone.
“Non c’è da stupirsi se i biscotti di Fonderia raccontano storie, i poster sono commestibili e le torte sono decorate con illustrazioni originali e inedite. Alla base di ogni dolce c’è un pensiero, dietro ogni decorazione un simbolo studiato con attenzione.”
Oggi il marketing virale può essere uno strumento decisivo per l’avvio di un’impresa e per conquistare nuovi mercati, ma anche per rinnovarsi, utilizzando il web e le sue molteplici risorse. Avere idee sempre nuove, sperimentare, intuire quale sia la propria vocazione rispettandola in pieno e soprattutto, veicolandola alla giusta utenza è fondamentale a questo scopo.
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