Come evolverà la pubblicità online nel 2014: percentuali e tendenze di crescita

La pubblicità digitale è indubbiamente in costante crescita: lo dicono gli ultimi report, come quelli realizzati trimestralmente da Nielsen. Se da un lato, quindi, il settore della pubblicità tradizionale, soprattutto gli investimenti su carta stampata calano in maniera significativa anno dopo anno, l’ online advertising continua a registrare una crescita costante guardando con ottimismo al 2014. Questo è quanto riportato da un report di Zenith Optimedia riguardante tutte le aree geografiche mondiali.
La rilevazione di tendenze di crescita ed intenzioni di spending positive riguarderebbe il 5,3% del mercato mondiale nel 2014 ed il 5,8% nel 2015 e nel 2016. Già nel 2013, con una crescita del mercato pubblicitario sul web del 3,6% sono stati superati i 500 miliardi di dollari. Relativamente all’Europa occidentale, la crescita sarà, nel 2014, del 1,9% e del 2,3% nei due anni seguenti, quindi leggermente inferiore al tasso di crescita generale.

Come evolverà l’online advertising nel 2014
Nel 2013 Internet, diventato il secondo Ad medium al mondo, ha raccolto in media 1 dollaro su 5 per la pubblicità, catturando il 20,6% della spesa globale. Secondo le previsioni, nel 2016 dovrebbe arrivare al 26,6% e solo negli Stati Uniti al 30,7%.
Attenzione ai nuovi mercati come la Cina, dalle potenzialità fortissime: si stima una crescita del 10% fino al 2016 con una concentrazione di Brand di fama mondiale che investono ed investiranno massicciamente in advertising online in questo paese( Redbull, Swatch, Kfc). Anche la Russia ed il Brasile concentreranno una parte importante degli investimenti in pubblicità digitale e l’India entrerà nella top ten nel 2010.
Gli investimenti principali della pubblicità online saranno su consumer electronics e tecnologia in generale, mentre la situazione italiana, secondo gli ultimi dati Nielsen, dovrebbe registrare una netta flessione degli investimenti pubblicitari su carta stampata, tv, con investimenti sul web maggiori a tutti gli altri medium( 19%), generati soprattutto dalle Pmi, che, con un quinto degli investimenti totali, sceglieranno per il 7% il web, nel 14% la stampa quotidiana e nel 48% la TV.
Fonte: Corriere delle comunicazioni
Insem Spa, Specialisti del Web Marketing
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