Consumi su misura e previsione degli spostamenti: nel 2017 smartphone sempre più visionari con il cognizant computing

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Le scenario prossimo futuro relativo al mondo degli smartphone parla chiaro: nel 2017 si prevedono dispositivi più intelligenti di noi, definiti consapevoli grazie al cognizant computing ed in grado di predire spostamenti ed acquisti, intrepretare azioni in base alle informazioni presenti su quello che oggi viene chiamato personal cloud computing.

Questo è quello che è emerso dall’ultimo  Symposium/Itxpo a Barcellona in cui gli analisti Gartner hanno parlato del futuro degli smartphone. Infatti, questi ultimi saranno sempre più smart ed intelligenti in virtù del fatto che saranno in grado di elaborare con la tecnica del cognizant computing ( informatica consapevole) i dati in loro possesso presenti sul cloud ma anche mediante le app.

In pratica, se tramite i mezzi a nostra disposizione avremo fornito agli smartphone le informazioni necessarie, questi saranno in grado di elaborare per noi una sorta di agenda personalizzata ed intuitiva. Ad esempio, potranno attivare in anticipo la sveglia in caso di traffico intenso, inviare messaggi di scuse in caso di appuntamento in ritardo, se l’incontro è fissato nel calendario. Tutte le informazioni saranno pescate e messe in relazione fra loro, in base ai dati sensibili dell’utente ed alla sua localizzazione e sfruttando soprattutto i servizi di personal cloud. In questo modo lo smartphone sarà in grado di elaborare segnalazioni ed avvisi tenendo conto di quelli che sono i dati in suo possesso. Altre informazioni, prese dalle app, usate ogni giorno per le relazioni sociali ma anche per la produttività, competeranno il quadro.

“sync me”- lo storage di tutte le attività digitali, “see me”- sapere dove si è su internet e nel mondo reale, comprendere quale mood e preferenze si hanno , “know me”- capire cosa si vuole e di cosa si ha bisogno in maniera proattiva) e “be me”- agire come se si fosse nella testa dell’utente in base alle regole e ai dati appresi)

Questo sistema, è finalizzato ad una sorta di  “miglioramento della nostra vita” attraverso l’ottimizzazione di ciò che più ci piace, mediante l’elaborazione e l’organizzazione dei dati acquisiti via cloud computing: chi ci è simpatico, cosa ci piace fare, ecc. In pratica, quello che viene chiamato il cognizant comuputing ovvero l’informatica consapevole, in grado di sfruttare a vantaggio dell’utente( ma anche del marketing) i dati che possiede e che elabora a questo proposito.

Le fasi identificate da Gartner nel processo di sviluppo del cognizant computing sono quattro:  “sync me”( lo storage di tutte le attività digitali), “see me”( sapere dove si è su internet e nel mondo reale, comprendere quale mood e preferenze si hanno) , “know me”( capire cosa si vuole e di cosa si ha bisogno in maniera proattiva) e “be me”( agire come se si fosse nella testa dell’utente in base alle regole e ai dati appresi), di cui le prime due sono già una realtà mentre le altre si svilupperanno nel prossimo futuro.

Considerata anche la crescita costante degli acquisti via smartphone con l’ e-commerce mobile, il quadro sarà sempre più completo con una vera e propria battaglia per la gestione del cloud, vero cervello dei device intelligenti e fulcro di questa nuova guerra tecnologica che già si preannuncia all’orizzonte.

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